Grazie all’attuale amministrazione comunale, ed in particolare a Gianni Vassena, negli ultimi mesi a Moggio è stato messo in atto un progetto per il ripristino della segnaletica dei sentieri presenti sul territorio comunale. Questa è stata l’occasione un po’ per tutti, me incluso, di riscoprire sentieri meno conosciuti (o in alcuni casi del tutto sconosciuti!).
Tra questi ho avuto modo di scoprire il Sentiero della Costa del Darden. In realtà non arriva propriamente ad Artavaggio ma in località Cassinelli, che in pratica è l’ultima curva a gomito a destra della strada agrosilvopastorale Penscéi – Maesimo.
Il sentiero parte come per il Vallone dal parcheggio dell’area pic nic. In realtà la costa del Darden è sulla sinistra orografica del torrente, quindi è bene attraversare il torrente sul ponte della SP64, e pochi metri dopo prendere il sentiero che parte sopra la strada.
Seguendo il sentiero si arriva dopo una decina di minuti al serbatoio artificiale (circondato da una retemetallica), e sulla sinistra avremo la fine dell’area pic nic. Se l’acqua è bassa si potrebbe attraversare da qui, ma normalmente è difficile. Passato il serbatoio il sentiero si trova sulla destra, ed inizia a salire deciso.
Da qui si entra nella fitta faggeta della costa del Darden. Il bosco è parecchio fitto, il che lo rende poco panoramico ma particolarmente piacevole nei periodi caldi. Il percorso è molto ben visibile, ci sono alcuni alberi caduti ma non richiedono particolare impegno per il superamento. C’è solo un punto in cui il sentiero fa una curva a gomito verso destra che è poco visibile se si procede a testa bassa: si attraversa un passaggio tra due rocce, e subito dopo bisogna girare sulla destra anche se all’apparenza il sentiero prosegue dritto (ma si perde pochi metri dopo).
Per quanto riguarda il profilo altimetrico si sale in modo costante ma mai troppo ripido. Si parte poco sotto i 900m dell’area picnic fino ai 1300m della cresta, per poi fare gli ultimi 100 metri per arrivare ai 1450m della curva dei Cassinelli.
Una volta arrivati ai Cassinelli, e quindi a pochi minuti da Maesimo, si può proseguire verso Artavaggio e scendere o dal classico Vallone (724) o meglio dal Cà Rovellasca, anche se fatto in estate è molto difficile da trovare per via della fitta vegetazione.